giovedì 13 giugno 2013

Digitalis Purpurea O.o Foxglove





Il Digitale deriva il sua nome inglese (Foxglove) da
"Guanto del piccolo popolo"
poiché pare che le fate usino tale fiore talvolta come guanto o come cappello.


Un altro nome è ditale del folletto
il termine forse non è del tutto sbagliato se si considera che le digitali contengono Digitalina
uno stimolante del cardiaco
a cui si potrebbe legare l'origine 
della selvaggia eccitazione portata dai folletti.


Fra i farmaci cardiocinetici, detti anche cardiotonici o cardenolidi,
spiccano alcune sostanze estratte dai fiori della digitale, nome comune di diverse piante del genere Digitalis la più importante delle quali è la Digitalis purpurea.

I derivati attivi sono principalmente due: la digossina e la digitossina.
La digitonina è un altro glicoside digitalico che però non ha effetti sul cuore e viene principalmente sfruttato per il suo potere tensioattivo.
L’azione principale dei glucosidi ditalici consiste in un aumento della forza di contrazione delle fibrocellule miocardio(azione inotropa positiva). Questo si manifesta nel bloccaggio della della pompa sodio-potassio che aumenta la concentrazione intracellulare di sodio, il sodio quindi fuoriesce dalla cellula, scanbiandosi con il calcio per cui vi sarà un aumento della concentrazione di calcio intra cellulare.

Inoltre hanno anche altre azioni:

Azione inibitoria sia diretta che mediata dal nervo vago sul nodo del seno, da cui, da cui bradicardia( effetto cronotropo negativo).

Aumento dell’eccitabilità e della conduzione sul miocardio atriale,dell’eccitazione sui fasci di His e nel mio caridio ventricolare( effettobatmotropo positivo)

Clinicamente questi effetti si traducono sul miglioramento della funzione miocardica, con aumento della contrattilità, potenziamento del flusso plasmatico renale e della filtrazione glomerulare con aumento della diuresi. 


Le complesse molecole di questo gruppo di sostanze sono caratterizzate da una parte “attiva” rappresentata da una struttura fenantrenica e steroidea (un ciclopentanoperidrofenantrene),
cui è legato ad una estremità un anello lattonico ed all'altra, in posizione 3, una sequenza di zuccheri (digitossosio); è per la presenza di questi zuccheri che queste molecole sono dette glicosidi cardioattivi.
Digitoxigenin
Digitoxin

Digossina



L'uso di estratti della Digitalis purpurea per il trattamento dello scompenso cardiaco
 fu descritto per la prima volta da William Withering.


William Withering (17 marzo 1741 – 6 ottobre 1799)


La digitale è un classico esempio di farmaco
derivato da una pianta usata un tempo come rimedio dalla medicina popolare:
in erboristica si è ormai abbandonato il suo uso a causa del suo basso indice terapeutico e della difficoltà nel determinare la dose attiva.

La sintomatologia da intossicazione digitalica si manifesta con sintomi gastrointestinali quali anoressia, vomito, diarrea, sintomi neurologici come vertigini, confusione mentale, insonnia, turbe visive, inoltre può provocare palpitazioni, aritmie e sincopi.


" Si asserisce che 10 grammi di foglie secche
 e 40 grammi di foglie fresche 
possano provocare la morte di un uomo adulto."
Paris-Moyse, op.cit.,pp 225-226.

1 commento:

  1. I sintomi dell'intossicazione da digitalis ce li ho quando vedo Dado... ahahahah :DDDDD

    Io passo di qua, ti cerco, ti scrivo, ti motivo... te niente... "Crudelia Demòn, Crudelia Demòn, farebbe paura persino a un leòn" :))))

    Adieu :D

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