giovedì 24 ottobre 2013

Un sms da Kabul

Attendo fiduciosa questo sms da Kabul,
aspettando che queste onde elettromagnetiche si propaghino attraverso questo affascinante mezzo che è l'aria!


Ma l'sms non arriva... non arriva mai.... e allora mi sorge spontanea una domanda:
tra noi e Kabul c'è l'aria o il vuoto?!?
A questo punto sembra più probabile la seconda...
Strano...
così tutte le volte che ho mandato io un sms qualcuno lo avrà letto?o sarà finito in quel vuoto che ora rimbomba dentro di me?
L'attesa...
aspetto...
un giorno due giorni...
una settimana...
e poi la speranza si perde dentro al vuoto che ha fagocitato il povero sms,
mandato con tanta cura:
"Ciao! Come stai?"
Quella che ha molti sembra solo una formalità di convenienza...
Ma io voglio veramente sapere come sta...
"Che stai facendo di bello?"
Cosa starà veramente facendo di bello...
che tenerezza...
sto proprio diventando una romanticona ^^
bleah!
'Naggia alle onde elettromagnetiche!!
e 'naggia alla indifferenza!


lunedì 14 ottobre 2013

Atropa Belladonna

Questa pianta è tra le più importanti e affascinanti che la storia abbia mai avuto!


Una parte del nome della pianta deriva da Linneo:
Atropa è una delle tre Parche di cui narra Omero
(le tre fanciulle che,secondo la mitologia greca, tessevano i fili dei destini degli uomini) 
e, precisamente, di quella che recideva il filo della vita.


L'altra parte del nome belladonna deriva da un curioso costume praticato dalle donne antiche
che mettevano la linfa della pianta negli occhi per dilatare le pupille, creando una specie di sguardo
cristallino e lucido, considerato sensuale e femminile.


L'atropina interferisce nella trasmissione degli impulsi nervosi, provocando una diminuzione della
secrezione salivare, gastrica e sudorale, dilatazione dei bronchi, sensazione di ubriachezza, stati di
allucinazione, coma e, in elevate quantità, può uccidere.
L'atropina è comunemente usata per preanestesia negli interventi chirurgici, ed in oculistica per
dilatare la pupilla ed immobilizzare l'occhio. Ha il vantaggio di poter essere dosata con certezza e
anche iniettata. Poiché rilassa la muscolatura liscia ed inibisce le secrezioni gastriche, l'atropina è un
utile strumento nella cura delle ulcere e, per il suo potere di intervenire nella trasmissione degli impulsi
nervosi, può funzionare da antidoto nei casi di intossicazione da funghi, morfina o gas nervino
(anche se il dosaggio eccessivo presenta gravi rischi).
Un secondo alcaloide contenuto nella belladonna, la scopolamina, viene usato come sedativo,
antispasmodico e dà buoni risultati nella cura dell'asma bronchiale.

Grazie alle proprietà degli alcaloidi (atropina, scopolamina e iosciamina), presenti in significative quantità veniva utilizzata anche da le donne che la storia chiamerà streghe. Ciò potrebbe essere confermato anche dal termine stesso belladonna cioè belle femme in francese ce era considerato un sinonimo appunto di strega....
Come voi tutti sapete alle streghe veniva associata la particolare capacità di volare.
Ma tale capacità non è legata a nessuna testimonianza diretta di tale evento da parte di testimoni, bensì invece alle stesse deposizioni delle "accusate".
Tra gli studiosi è diffusa l'opinione che probabilmente le donne impiegassero su sé stesse i preparati e gli unguenti a base di belladonna, e che i loro voli fossero allucinazioni provocate dalle erbe.
Lo studioso M. Murray ha elaborato una spiegazione ancora più precisa del fenomeno, che riportiamo:
"secondo la tradizione, l'aconito e la belladonna sono gli ingredienti principali degli "unguenti per volare"". L'aconito rende irregolare il ritmo cardiaco e la belladonna provoca il delirio:
"il battito cardiaco irregolare in una persona che si addormenta produce la ben nota sensazione di cadere bruscamente nello spazio, per cui ci sembra senz'altro possibile che la combinazione di una sostanza che provoca il delirio come la belladonna con una droga che rende irregolare il ritmo cardiaco come l'aconito possa dare la sensazione di volare"
(da M. Murray, Il Dio delle streghe, Ed. Ubaldini).


Coltivazione:E' una pianta perenne che si riproduce per seme.

Epoca di raccolta:Subito dopo la fioritura, periodo in cui è massima la concentrazione delle droghe.


E dopo avervi parlato di Atropa e Parche Parche...potevo non mostrarvi una piccolissima parte dell'opera teatrale che più in assoluto ha influenzato la mia vita e la mie capacità mnemoniche...dato che già da piccolissima età ne conosco tutto il contenuto a memoria?
No che non potevo!!
Io amo i "7 RE DI ROMA"
tutti raccontati da Gigi Proietti
e con la Regia di Pietro Garinei
e le musiche di Nicola Piovani.
Vi lascio in compagnia di Tullo Ostilio...


mercoledì 2 ottobre 2013

Mercurio- Organomercuriali- enzimi di detossificazione e MerR


Avevamo già parlato del mercurio nel post sulla sindrome del cappellaio matto...tuttavia questo elemento necessita di un post tutto suo per spiegare con più precisione cosa avviene quando il mercurio è nelle cellule.
Il mercurio è tossico per la sua alta affinità per i gruppi -SH, che sono tipicamente il terminale della catena laterale di un amminoacido chiamato Cisteina.
Inoltre in sua presenza è possibile che si formino delle specie ancora più tossiche del Hg(II)  e cioè gli organomercuriali. 
Il sistema batterico utilizza due diversi enzimi per detossificarsi da tali specie:

Organo mercurial-lisasiRHgX + H++ X-  → RH + HgX2

Hg(II)-reduttasi Hg(SR)2 + NADPH + H+ → NADP++ Hg + 2RSH

Inoltre vi è la collaborazione di un operone
(cioè un insieme di geni che lavorano in maniera assolutamente correlata: da un gene operatore, geni strutturali e un repressore).

L'operone include la codifica di proteineche sono leganti periplasmatici (cioè extracellulari) e proteine di trasporto di membrana per quest'ultimi .
L'operone include anche una proteina regolatrice di trascrizione MerR, che controlla la trascrizione dei geni della detossificazione del Hg.
Essa funziona come un sensore del Hg intracellulare ed è una proteina dimera DNA-legante.
Si lega ad uno specifico sito del DNA in funzione della concentrazione di mercurio.
in assenza di Hg legato
il MerR reprime la trascrizione dei geni,
in presenza di Hg l'attiva.


Il legame del Hg alla proteina produce uno srotolamento del dna di 33°.
Quindi l'Hg agisce sul complesso MerR-DNA e regola l'abilità dell'RNA polimerasi di iniziare la trascrizione.
Ogni ione Hg è legato a tre tiolati, il legame all'interfaccia della subunità induce n cambiamento nella conformazione del dimero che è trasmesso al DNA.